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Acqua neonati in svezzamento: da quando e come darla durante lo svezzamento

Immagine del redattore: Andrea LagoAndrea Lago

Con l'arrivo dei primi alimenti solidi, durante lo svezzamento, molti genitori si chiedono quando sia il momento giusto per offrire un po' di acqua al neonato e come farlo in maniera sicura ed efficace. Ecco perché in questo articolo vogliamo rispondere ai tuoi dubbi su come insegnare a bere l’acqua ai neonati in svezzamento: dalla tempistica ideale all'approccio più adatto per accompagnare voi genitori e il vostro bambino in questa nuova fase con serenità.


INDICE




Quando iniziare a dare l’acqua ai neonati?


Il passaggio all’introduzione dell’acqua nella dieta del neonato è un tema di grande interesse per i genitori, soprattutto in un periodo in cui l’allattamento esclusivo è al centro delle raccomandazioni.


Secondo le linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), i neonati dovrebbero essere nutriti esclusivamente con il latte materno (o, in alternativa, formula) per i primi sei mesi di vita. Questo perché il latte materno non solo fornisce tutti i nutrienti essenziali, ma anche l’acqua necessaria per mantenere il bambino idratato.


Dunque, introdurre acqua prima dei sei mesi potrebbe diluire i nutrienti essenziali del latte materno e latte in formula e compromettere questo equilibrio delicato.


Quando è il momento giusto per introdurre l’acqua?


Dopo i 6 mesi, quando l’introduzione degli alimenti solidi inizia a prendere piede, è il momento ideale per iniziare a offrire piccole quantità di acqua. In questa fase, l’acqua svolge un ruolo complementare: aiuta il bambino a idratarsi, favorisce la digestione dei cibi solidi e lo prepara gradualmente ad assumere una dieta più varia. L’acqua diventa quindi parte integrante del percorso di svezzamento, senza sostituire il latte, ma integrandolo nel mix nutrizionale quotidiano.



acqua per neonato in svezzamento
realizzzato con AI

ACQUA per i neonati allattati con latte artificiale?


Anche se i neonati allattati con latte artificiale ricevono già l’idratazione necessaria dalla formula, in condizioni di clima estremamente caldo come nei mesi più caldi dell’estate, il pediatra potrebbe consigliare di integrare un po’ di acqua, sempre monitorando attentamente il benessere del bambino.


Questo perché a differenza dei neonati allattati al seno a richiesta, quelli allattati con latte artificiale non possono assumere maggiori quantità di latte rispetto alle dosi giornaliere consigliate. È comunque importante seguire le indicazioni del medico.


Quale tipo di acqua scegliere per il neonato


Scegliere l’acqua giusta per il tuo neonato è fondamentale per garantire la massima sicurezza e igiene, soprattutto durante lo svezzamento e la preparazione dei biberon. Non tutte le acque sono uguali: ogni tipologia ha i suoi pro e contro e la scelta dipende da vari fattori quali la qualità dell’acqua locale, i parametri chimici e le esigenze specifiche del bambino.



bicchiere con beccuccio per dare l'acqua al neonato


Acqua del rubinetto: pro e contro


L’acqua del rubinetto rappresenta una soluzione comoda ed economica, ma la sua qualità può variare notevolmente da una zona all’altra.

Infatti, a seconda della località, l'acqua potrebbe contenere impurità o livelli elevati di cloro, residuo fisso o nitrati.


Se si sceglie di dare acqua dal rubinetto al neonato è importante essere sicuri che sia di qualità e pulita.


Acqua in bottiglia: quale scegliere


L’acqua in bottiglia è un’opzione molto diffusa per l’alimentazione dei neonati, ma non tutte sono uguali.


È importante leggere attentamente l’etichetta e verificare alcuni parametri:

  • Residuo fisso: indica la quantità di minerali presenti. Un residuo troppo alto può rendere l’acqua "dura", mentre uno troppo basso potrebbe non garantire un adeguato apporto di minerali.

  • Nitrati: livelli elevati di nitrati sono da evitare, poiché possono essere dannosi per i neonati.

  • Origine e trattamento: scegli acqua in bottiglia proveniente da fonti controllate con certificazioni che ne garantiscano la qualità. Preferisci quelle con basso contenuto di sostanze chimiche e processi di filtraggio avanzati, in modo da offrire un’acqua pura e sicura.


Acqua bollita: quando è necessaria


Bollire l’acqua è una pratica tradizionale e ancora oggi molto utile, soprattutto in contesti dove la qualità dell’acqua del rubinetto è incerta.


Per farlo basta portare l'acqua a ebollizione per almeno 1-2 minuti, lasciandola raffreddare fino a raggiungere la temperatura ideale (intorno ai 37°C) prima di utilizzarla. Questo processo però distrugge alcune componenti nutrizionali dell’acqua.





Acqua in svezzamento: quanta acqua dare al neonato?


Per i neonati fino ai sei mesi, l'allattamento esclusivo (sia al seno che con latte artificiale) fornisce già l'idratazione necessaria. Con l'introduzione dei cibi solidi, l'acqua si aggiunge alla dieta per aiutare la digestione e per prevenire la disidratazione, soprattutto nei giorni caldi.


Secondo i LARN (livelli di assunzione di riferimento di nutrienti ed energia della società italiana di nutrizione umana) il fabbisogno di acqua nei bambini è:

  • da 6 a 12 mesi: 800 m al giorno;

  • a 1-3 anni: 1200 ml al giorno.


Attenzione però che questi dati fanno riferimento all'acqua totale che si assume quindi comprensiva anche del latte che beve il neonato, di quella contenuta nelle verdure, nella frutta e nelle minestre.


Durante lo svezzamento diversi genitori sono preoccupati che il bambino non beva tanta acqua e quindi provano a integrare i liquidi con bevande zuccherate come the e succhi di frutta o aggiungendo all’acqua dei granulari zuccherati come la camomilla. Ma in verità i neonati durante lo svezzamento non hanno grandi necessità di acqua e utilizzare queste bevande porta solo il rischio di innescare un circolo vizioso: il bambino preferirà sempre delle bevande zuccherate rispetto all'acqua.



bambino che beve acqua da bicchiere
realizzata con AI

Fattori che influenzano la quantità di acqua


È importante ricordare che non esiste una formula unica per tutti ed è bene tenere a mente i fattori principali che possono influenzare la necessità di acqua per i neonati:

  • Clima e temperatura: in ambienti particolarmente caldi il fabbisogno di liquidi può aumentare.

  • Peso e crescita: i bambini più grandi o con maggiore attività fisica potrebbero richiedere un leggero aumento nella quantità d'acqua.

  • Tipo di alimentazione: se il bambino è allattato al seno, l'acqua necessaria può essere inferiore rispetto a chi utilizza latte artificiale, che ha una composizione leggermente diversa.


Accessori per dare l’acqua ai neonati in svezzamento


Dalla preparazione del biberon fino al passaggio al bicchiere, ogni strumento è studiato per favorire l’apprendimento e promuovere l’autonomia, sempre nel rispetto delle esigenze del piccolo. Ma cosa comprare a un neonato per dargli l'acqua in svezzamento?


Secondo evidenze scientifiche e logopedisti, il miglior strumento per far bere l’acqua a un neonato è il bicchiere o la tazza perché permette di sviluppare correttamente la muscolatura e la struttura della bocca.


Però, essendo stata mamma, so benissimo quanto non sia facile dare l'acqua al neonato all'inizio dello svezzamento con un bicchiere, sia perché il piccolo non riesce a farlo in autonomia sia perché spesso è più l'acqua che si versa addosso che quella che beve.


In base alla mia esperienza e a quella delle mamme che si affidano a My Sweetie Pie, lo strumento per aiutare il neonato a bere in autonomia è il bicchiere con il beccuccio. Se utilizzato solo all'inizio dello svezzamento, per dopo passare al bicchiere, è un accessorio utilissimo per favorire l'autonomia del bambino e aiutarlo a imparare a bere.


Sicuramente è importante dire che non deve essere utilizzato troppo a lungo per non avere un impatto negativo sullo sviluppo corretto delle ossa del cranio, dei denti e della muscolatura della bocca.


Come insegnare a bere l’acqua al neonato: bicchiere 2 in 1


Proprio perché riconosciamo l’importanza dell’autonomia nei bambini, i nostri bicchieri My Sweetie Pie 2 in 1 sono pensati proprio per accompagnare il neonato nell’imparare a bere l’acqua da solo.

Inizialmente, il neonato può utilizzare la funzione beccuccio, che guida i suoi primi sorsi in modo controllato, evitando rovesciamenti e rendendo il tutto più semplice e familiare. Con il tempo, e man mano che il bambino acquisisce maggiore autonomia, potrai rimuovere il coperchio e farlo bere come da un bicchiere tradizionale.


I bicchieri e il beccuccio sono realizzati in silicone di alta qualità, completamente atossico e privo di BPA, garantendo la massima sicurezza per il neonato. Infine, il design ergonomico e la superficie morbida lo rendono facile da afferrare per le piccole mani.





Consigli per utilizzarlo al meglio:

  • Inizia con calma: prova il bicchiere durante i momenti di relax, magari subito dopo un pasto, quando il bambino è sazio e sereno. Lascia che il piccolo esplori il bicchiere con le mani prima di guidarlo all’uso del beccuccio.

  • Osserva il ritmo del tuo bambino: ogni neonato ha il suo tempo per adattarsi. Se noti che il tuo piccolo si abitua rapidamente, passa gradualmente alla modalità bicchiere; altrimenti, mantieni il beccuccio per un periodo un pochino più lungo.

  • Incoraggia l’autonomia: celebra ogni piccolo successo. Ogni sorso bevuto in autonomia è un traguardo importante nel percorso verso l’indipendenza alimentare.

  • Mantieni il bicchiere pulito: assicurati di lavare accuratamente il bicchiere dopo ogni utilizzo. Una pulizia accurata garantisce che il piccolo beva sempre in un ambiente igienico.



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